Quando si pianifica un intervento di application management con l’integrazione di soluzioni digitali per la propria impresa spesso si tralasciano due punti di vista particolarmente interessanti e centrali nel successo di un progetto di Information Technology ben strutturato e vincente.
Concentrarsi sulle funzionalità specifiche, infatti, non è sufficiente per dare valore al proprio investimento anche se, orientandosi tra le decine di offerte presenti sul mercato, può sembrare che le nuove tecnologie siano risolutive di per sé, senza particolari accorgimenti.
Il primo aspetto da considerare è il consumo delle ore-uomo settimanali, ovvero di quanto il software attualmente in uso impegna il personale per essere configurato e mantenuto in funzione, per essere utilizzato correttamente, per importare ed esportare dati, per effettuare mansioni quotidiane e sviluppare evolutive.
In questo modo è infatti possibile effettuare una comparazione concreta sugli effetti del miglioramento del proprio gestionale all’interno dell’organizzazione aziendale, e non solo per quel che riguarda configurazione e manutenzione. Andrebbe anche verificato quanto la nuova interfaccia sia semplice e intuitiva, se le funzionalità più utilizzate siano sufficientemente veloci, e quanto l’importazione, l’esportazione e l’analisi dei dati siano automatizzate.
Un approccio di questo tipo permette non solo di snellire le operations, riportando l’iterazione uomo macchina al centro dell’investimento, ma anche di coinvolgere maggiormente il personale interno, la cui soddisfazione è particolarmente incisiva per il successo di progetti di questo tipo, ed eventualmente richiedere attività di formazione.
Inoltre se si è alla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche occorre porre al centro il processo di integrazione in maniera estremamente pragmatica, specialmente in un’ottica data driven, riflettendo accuratamente sui flussi di informazioni da condividere, sulla loro provenienza e la loro estrazione. In questo modo si possono prevenire l’inserimento manuale dei dati e tutta una serie di lungaggini nel progetto con relativi costi extra.
Il secondo aspetto riguarda invece la capacità dei consulenti a cui ci si affida di esporre chiaramente non solo tutte le specifiche del progetto richiesto, ma anche i possibili sviluppi futuri sotto il profilo tecnico. Le strategie omnichannel in particolare richiedono una pianificazione per gradi e a lungo raggio, che investe ogni aspetto dell’azienda, per cui il proprio gestionale va modificato o rinnovato in maniera flessibile e prevedendo il tipo di soluzioni che l’azienda prevede di integrare anche negli anni a venire.
Questo genere di accorgimenti permette un notevole risparmio di tempo e denaro, per cui occorre tenerne conto anche se non compaiono ufficialmente nelle voci di spesa.